venerdì 14 giugno 2013

Euro, why always you?

Breve analisi di un anno scolastico passato ad approfondire la situazione economica


L'informazione è ciò che supera un'incertezza e risolve un'alternativa, cioè sostituisce il noto all'ignoto, il certo all'incerto.

Ecco quello che servirebbe particolarmente nella situazione in cui ci troviamo oggi: un po’ di informazione. Eppure, nonostante il progresso, le nuove tecnologie, le conoscenze della gente su alcuni temi sono afflitte da dei notevoli deficit informativi.

Soffermiamoci sul dibattito economico. Perché? Semplicemente perché se prima non si risolve il problema economico, l’inciviltà prende il sopravvento e tentare di parlare di temi sociali, per quanto importanti essi possano essere, risulta controproducente e inutile. Ma anche perché in Italia non c’è stato un vero e proprio dibattito a riguardo, per cui risulta complicato uscire dai canoni del luogocomunismo.

Cosa ci è stato detto dai mass media? La causa della situazione attuale è del debito pubblico, cioè il debito dello Stato. Per riuscire a tornare “sani”, bisogna tagliare.

Falso.

Fino allo shock del 2008, la goccia che fa traboccare il vaso, i dati dimostrano che il debito pubblico italiano era stazionario, se non tendente al ribasso. Perché, all'improvviso  è avvenuta questa esplosione del debito? Il problema risiede nel debito estero privato, ovvero quello contratto da famiglie e imprese. Si è visto come il debito estero di alcuni paesi, detti paesi del Sud (Italia, Spagna, Grecia..) abbiano subito un eccessivo incremento e, dopo il sudden stop del 2008 (ovvero il cessare dell’afflusso di capitali dall'estero), famiglie e imprese siano rimaste a corto di liquidità e per non far fallire le banche e collassare l’economia, lo Stato si è dovuto accollare questi debiti privati trasformandoli in debito pubblico.

Cosa stava succedendo, fino al 2008? Facciamo un passo indietro.

(per semplicità, Paesi del Sud: Italia; Paesi del Nord: Germania)

Nel 1999 nasce l’Euro. Che conseguenza ha avuto ciò nell'economia? Successivamente all'entrata in vigore dell’Euro, si è abolito il tasso di cambio fra i paesi dell’eurozona (un Euro in Germania ha lo stesso valore in Italia, cioè uno), e le banche tedesche hanno potuto prestare soldi alle economie in sviluppo, caratterizzate da alti tassi di interesse, senza il rischio di svalutazione e hanno potuto contare su un’esportazione di beni e servizi elevata, grazie al basso costo dei lori beni (la Germania ha applicato una serie di riforme del lavoro, “Hartz  - minijob”, che hanno contenuto i salari e i prezzi, scongiurando il peggior nemico tedesco, l’inflazione), entrando quindi in un surplus della bilancia dei pagamenti.

Dopo il 2008, dopo il sudden stop, cosa è successo?

La Banca centrale (ispirata al modello tedesco antiinflazionistico) ha imposto politiche di austerità che stanno devastando i paesi dell’eurozona. L’unico modo per frenare l’inflazione, non potendo agire con le politiche monetarie, inefficaci  senza la sovranità monetaria, è quello di agire sui salari. Lo Stato ha creato disoccupazione, costringendo i cittadini a accettare salari più bassi, imponendo prezzi  più bassi ai prodotti per poter essere venduti, di fatto ostruendo l’inflazione. Senza l’Euro, si potrebbero applicare le politiche monetarie ritenute più efficaci, in modo da superare la crisi con meno danni.

La moneta unica, tanto acclamata e lodata dalla classe politica, rappresentazione di un unione ancor più salda tra i paesi europei che l’hanno adottata (eppure si sta parlando di paesi che devono essere più competitivi degli altri, non che devono collaborare), risulta invece essere elemento di divisione e di totale fallimento. Cosa tra l’altro prevedibile, se non da tutti, almeno da coloro che l’Euro l’anno approvato e appoggiato, e che dubito ignorassero “Le teorie delle aree valutarie ottimali” di Robert Mundell - 1961 (premio Nobel). Cosa diceva quel testo? Ecco un punto fondamentale: per poter creare  una moneta unica dev'esserci  tra i paesi, una perfetta mobilità di fattori produttivi, in modo da poter reggere gli shock esterni.


Lo shock, quello citato sopra del 2008, c’è stato. L’Euro non ci han protetti da questa crisi, anzi, la rigidità imposta dalla moneta unica non ha fatto altro che distruggere l’economia dei paesi che si sono agganciati a una valuta troppo forte. Ciò perché non vi è la mobilità dei fattori produttivi (lavoro e capitale) all'interno dell’eurozona, in sé difficile tra nazioni di lingua e culture diverse, anche dal punto di vista giuridico parecchio differenti.

venerdì 19 aprile 2013

Resoconto da Pest (e Buda)

Credo che visitare luoghi, conoscere persone e mangiare cibi strani sia meraviglioso. Vivere di esperienze. E così tra piazza degli eroi, Pest in pianura e Buda in collina, parlamenti, moschee, cattedrali, hotel e narghilè ci siamo fatti una vacanza all'estero.
Una piccola cosa, lo sappiamo; ma oltre ad averci fatto prendere una pausa dal nostro "lavoro" dopo il successo con l'articolo di TargatoCN (Non lo avete ancora letto? Andateci!!) ci ha fatto riflettere sulla possibilità di fare un viaggio per l'Europa. Giusto da portare in giro i trucchi di Momo, far conoscere generi musicali particolari a Pata e far venire qualche idea in più a me, che mancano sempre. Vivere di esperienze: lo so che è un linguaggio da figlio dei fiori ed è impossibile, ma sarebbe bello. Chi lo sa, il nostro motto rimane "Impossibile is possibile"; speriamo in un badtriptour per l'Europa!!
Ps: il successo dell'articolo non ci ha dato alla testa tranquilli, continueremo a girare con il nostro autista personale in limousine, come abbiamo sempre fatto.

giovedì 4 aprile 2013

4 Aprile, tempi stretti


4 Aprile. Potrebbe essere un giorno come un altro, non mi risulta nessuna data di nascita o morte importante, o almeno nessuna che Google ritiene degna di ricordare. Un giorno qualunque, potrei dire. Ma non oggi. Oggi dobbiamo montare il cortometraggio per il concorso “Zeroganci” Al quale abbiamo deciso di partecipare. Nulla di strano, se la scadenza non fosse domani. Ma a noi piace così, anzi devo dire che forse i lavori fatti alle strette sono stati anche i migliori! Non so per quale strano motivo, o processo fisico o chimico, se messi in condizioni estreme e con poco tempo riusciamo a produrre meglio. Forse perché l’essere talmente vicini al fallimento ci porta a non avere più paura e paradossalmente a lavorare in modo più tranquillo.
Zeroganci. Con la mia media intelligenza non sarei mai potuto arrivare ad un nome simile (ed i nomi che mi rappresentano ne sono la prova). Sono sicuro che prima o poi riuscirò ad inventare nomi decenti, magari vendono su Groupon il corso, ci devo dare un occhiata. Fattostà che anche noi abbiamo tirato fuori il nome per il nostro: AGGANCIATI. Speriamo ci porti buoni risultati, principalmente per ringraziare le persone che ci hanno aiutato e che hanno partecipato come attori/comparse/unpoditutto. 

martedì 26 marzo 2013

La lotta raccontata dai lottatori

"Certe cose non si fanno per coraggio, si fanno solo per guardare più serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei nostri figli"
(Carlo Alberto Dalla Chiesa)

Si sente spesso dire che i giovani non sono interessati a ciò che li circonda; che sono distanti dai problemi dei "grandi" o che tengono un comportamento passivo nei confronti della politica e di tutti i problemi sociali dello stato. Questa è un' idea piuttosto antiquata. Siamo nel terzo millennio: l'era della tecnologia, dei social network, dei cellulari che ci fanno rimanere sempre connessi quindi è impossibile restare fuori dalle dinamiche della vita sociale! 
Grazie a questa conoscenza di ciò che succede attorno a noi, ad un gruppo di ragazzi di Saluzzo (CN), è venuta l'idea di portare ai loro coetanei e ai loro genitori una testimonianza forte e diretta di come si combatte la mafia nel difficile quartiere di Scampia.
E così Davide Cerullo, ex uomo al servizio della criminalità organizzata nel sud italia, arriva a Saluzzo nell'ambito del progetto "Educazione alla legalità" curato dal professor Tardivo, docente di religione presso l'istituto Denina di Saluzzo.
Vi starete chiedendo cosa c'entrano i Badtrip (che all'epoca si chiamavano ancora Palogiga Pollama) in tutto questo, giusto??
Dato il nostro interesse nel sociale siamo stati chiamati, dai ragazzi organizzatori, a realizzare il video di introduzione alla serata evento con Cerullo. Nel video vedrete solamente volti giovani perché il bello di questa iniziativa è il fatto di essere organizzata da giovani per i giovani. 

"Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene" 
(Paolo Borsellino)

Qui trovate il video:

Giacomo Eandi




lunedì 25 marzo 2013

Benvenuti a chi c'è già e a chi verrà

Con questo breve post volevo dare il benvenuto su questa piattaforma. Abbiamo deciso di aprire un Blog perché tra tutte le varie forme di comunicazione ci eravamo scordati di quella scritta. Lo so, quello che ho detto potrebbe sembrare un'eresia, ma siamo dei giovani nativi digitali, dobbiamo crescere. Prima di concludere volevo annunciare che siamo una associazione! Speriamo che questo ci faccia crescere ancora di più, e ci faccia fare esperienze e conoscere persone che (si spera) ci possano cambiare la vita.

Colgo l'occasione per linkare i nostri vari contatti:

Il Canale youtube: http://www.youtube.com/user/BadtripOFFICIAL?feature=mhee

Il vecchio canale Youtube, dal quale stiamo finendo i traslochi:
http://www.youtube.com/user/PalogigaPollama

Il canale Vmeo:
https://vimeo.com/userbadtrip


La pagina Facebook ufficiale: http://www.facebook.com/BadtripOFFICIAL

Buona permanenza, ed un saluto da tutto lo staff dei Badtrip

Pappalardo Gabriele